mercoledì 5 agosto 2009

Italiano

Lunedì 3 Agosto i gen di Mumbai ci hanno fatto penetrare ancora di più nella loro cultura, come prima meta abbiamo visitato l’enorme lavanderia di Mumbai (un’ impresa all’aperto con circa 5000 lavoratori e forse altrettanti lavatoi). Ciò ci ha dimostrato l’impegno e l’organizzazione di questo popolo, che riesce, senza l’utilizzo di nessun computer o tecnologia, ma con un sistema basato su numeri assegnati ad ogni famiglia, a raccogliere e consegnare il bucato nelle varie aeree della metropoli senza problemi.
Per la Messa siamo andati nella Cattedrale Holy Name dove anche Chiara era stata. Vicino alla Cattedrale c’è un piccolo ristorante che è stato colpito dall’attentato dello scorso novembre, lì i gen ci hanno fatto assaggiare un piatto tipico. Il nostro tour si è concluso con la visita della Porta dell’India e dell’affollata stazione Victoria Terminus, dove abbiamo potuto ammirare lo stile gotico della struttura.

Martedì 4 agosto siamo partiti alla volta di Coimbatore da dove tutt’ora vi stiamo scrivendo. All’aeroporto dei ragazzi indù ci hanno accolto mettendoci il thilagam sulla fronte. Con loro siamo arrivati al Kumaraguru College Of Technology, un imponente campus tipicamente indiano, costruito nel 1984 dal dott. Mahalingam e frequentato da studenti di diverse religioni. L’ospitalità è stata curata nei minimi particolari, espressione massima della credenza Indù secondo la quale l’ospite è sacro. Così era scritto sul dono ricevuto all’arrivo: “Nel genuino spirito indiano consideriamo i nostri ospiti una espressione del Divino.Athiti devo bhava!” Anche noi ci stiamo preparando con loro ad accogliere tutti i ragazzi che arriveranno nei prossimi giorni.

Elena: Sono una gen da quando sono nata e mi sono sempre piaciute le idee di Chiara.Mi sento fortunata per aver partecipato alla preparazione del supercongresso sin da Roma. Abbiamo lavorato al programma generale e ho sentito una grande responsabilità verso questo grande evento. Ho capito che era importante fare del mio meglio in ogni momento. Penso che questo supercongresso sia un opportunità unica nella mia vita, per vedere, le diverse culture legate da un unico ideale: la regola d’oro.

Ci sono 9 Gen3 della Gran Bretagna, abbiamo parlato con due di loro della loro esperienza.
Ci hanno raccontato come si sono preparati a venire qui in India e le loro attese per questo supercongresso.

Stuart: Molti di noi hanno dovuto fare una raccolta-fondi per riuscire a venire qui, ma sapevamo che ne valeva la pena e ci siamo messi subito in azione.
Abbiamo cucinato e poi venduto al pubblico un piatto tipico indiano, organizzato una corsa in bici sponsorizzata e numerosi bag-packing nei supermercati.

Una donna da Cafod é venuta e ci ha preparati all’incontro con una cultura così diversa dalla nostra, per esempio ci ha parlato della presenza di baraccopoli o della povertà che avremmo trovato in alcuni posti, così come della calorosa ospitalità che avremmo ricevuto.

Sam: E’ stato proprio così, ognuno è stato così accogliente, nonostante le difficoltà per il caldo o per la lingua. Comunque entrambi sentiamo che il Supercongresso ci aiuterà a comprendere meglio la cultura orientale ed indiana…non vediamo l’ora!


Abbiamo intervistato Donatien della Francia (17) che è arrivato prima qui per aiutare nella preparazione.
Donatien: Volevo venire al Supercongresso non solo perchè non sono mai stato ad uno prima ma anche perchè sentivo che sarebbe un ottimo per vedere e vivere uno stile di vita diverso e migliorare allo stesso tempo il mio inglese. Partecipare al Supercongresso è un’esperienza fantastica. A casa in Francia, abbiamo preparato un breve dvd con le attività fatte con i Ragazzi per l’unità negli ultimi due anni che ho portato qui con me, come dono per uno scambio di esperienze.
All’arrivo mi sono subito accorto che i gen indiani sono molto simpatici. Si sono mostrati aperti con noi fin dall’inizio, insegnandoci il cricket che è uno sport molto popolare qui, oltre che a farci visitare Mumbai.


Inglese

On Monday 3rd August, the Gen of Mumbai helped us to penetrate and understand their culture even further, our first stop was the vast laundry of Mumbai (where over 5000 employees handwash clothes in separate open sinks.) This demonstrated the effort and commitment of a people driven organisation. As opposed to using computers or technologies, their system is based on numbers assigned to families; laundry is successfully collected and delivered around the city areas without any mistakes.
For Mass, we went to the Cathedral of the Holy Name, a church where Chiara herself had been. Near the Cathedral there is a small restaurant which was been attacked last November along with several hotels in Mumbai. There the Gen encouraged us to try the typical Indian dish of Chicken Tikka with green curry. Our tour concluded with a trip to the Gate of India and a stop in the busy station called Victoria Terminus, where we admired the Gothic style of the building.

Tuesday 4th August
We are now writing to you from Coimbatore, where we have all arrived. At the airport we received a traditional Hindu welcome from some Hindu youth – they put ‘ thilagam’ (the red dot) on each of our foreheads. With them we arrived at Kumaraguru College of Technology, a bustling campus built in the traditional Indian style in 1984 by Doctor Mahalingam, (the college is atteneded by students of all religions.) The hospitality was second none, everything including the smallest details were thought of: this is the expression of the Indian creed that the guest is sacred. That is what was written on the gift we received upon arrival at the airport: “ In the true Indian spirit we consider you our guest an expression of the Divine. Athiti devo bhava!” We too are preparing a warm welcome for all the youth who will be arriving over the next few days.

Elena
: I have been a Gen since I was born and I have always liked Chiara’s ideas. I was lucky enough to be involved in the early preparations for this Supercongress already in Rome. We worked on the General programme and I felt a real responsibility towards the Supercongress in Rome. Therefore, I understood it was important to do my best in each moment. My expectations of the Supercongress are that it will be a unique moment in my life, to see so many different cultures united under one ideal – the Golden Rule;

There are 9 Gen 3 from Great Britain, we spoke to two of them about their experience in regards to the Supercongress. They told us how they had prepared for coming to India, and their expectations about the Supercongress.
Stuart: Many of us had to fundraise to be able to come to India. However, we knew that it would be worth the effort and therefore got straight to work. Some of our financial efforts included cooking and selling an Indian meal to the public, organising a sponsored bike ride, and finally numerous bag packs. Also, a women from Cafod came and gave us a useful talk on what to expect like the slums, poverty and the overwhelming hospitality we would receive.
Sam: yea, everyone has been so welcoming, despite difficulties such as the heat, or some difficulties with understanding everyone’s accent. However, we both feel that the Supercongress is going to help our understanding of Eastern and Indian life even better, and we can’t wait for the Supercongress now!

We also interviewed Donatien ( 17) who has been involved with some of the preparations for the Supercongress.
Donatien: I wanted to come to the Supercongress, not only because I had never been to one before, but because I felt it would be a good way to see and live a different way of life whilst improving my English. To participate in a Supercongress is a smashing experience. At home in France, we made a short dvd about our activities with the teens for unity over the last two years. I brought it with me to share it as a gift for an exchange of experiences.
I have noticed that the Indian Gen are very friendly. They have been so open from the start, teaching us about cricket which is huge there, and they took us shopping in Mumbai.



Francese

Lundi 3 août, les Gen de Mumbai nous ont fait pénétrer encore plus loin dans leur culture. Comme première destination, nous avons vu l’énorme laverie de Mumbai (un travail a ciel ouvert avec plus de 5000 travailleurs et peut être autant de lavoirs. Cela nous a démontré l’ingéniosité de cette population, qui réussit à livrer les habits dans toutes les parties de la métropole sans aucun problème sans l’utilisation d’ordinateur ou aucune autre technologie, mais avec un système basé sur des numéros associés à toutes les familles.
Pour la messe, nous sommes allés dans la cathédrale Holy Name où s’était rendue Chiara lors de sa visite en Inde. Près de la cathédrale se trouve un petit restaurant qui a été victime d’un attentat en novembre. Dans celui-ci les Gen nous ont fait goûter un plat typique. Notre tour de la ville s’est conclu par une visite de la porte des Indes et de la station Victoria Terminus, où nous avons pu admirer le style gothique de l’architecture.

Mercredi 4 août, nous sommes partis pour Coimbatore d’où nous vous écrivons. A l’aéroport, des personnes indous nous ont accueilli avec un petit cadeau et il nous ont mis le thilagam sur le front. Avec eux nous sommes arrivés au Kumaraguru College of Technologie, un imposant campus typiquement indien, construit en 1984 par le docteur Mahalingam qui est fréquenté par des étudiants de diverses religions et de toutes les régions de l’Inde. L’hospitalité a été soignée dans les moindres détails, expression maximale de la croyance hindou selon laquelle l’invité est sacré. Sur notre cadeau d’accueil était inscrit : « Dans le plus pur esprit indien, nous considérons notre hôte comme une expression du Divin. Athiti devo bhava ! ». Nous aussi nous nous sommes préparés avec eux à accueillir tous les jeunes qui arriveront dans les prochains jours.


Elena. Je suis une gen depuis que je suis née et j’ai toujours aimé les idées de Chiara.
J’ai eu la chance de participer aux préparatifs du Supercongrès dès le début à Rome.
Nous avons travaillé sur le programme géneral et je m’en suis senti vraiment responsable.
J’ai ainsi compris que c’était important de donner le meilleur de moi-même à chaque moment. J’attends de ce supercongrès qu’il reste pour moi un moment unique dans ma vie, pour voir comment toutes ces cultures peuvent être unies dans un seul et même ideal – la règle d’or.

Il y a 9 Gen 3 de la Grande Bretagne. Nous avons parlé avec 2 d’entre eux et nous avons écouté leurs expériences. Ils nous ont raconté comment ils avaient préparé leur venue en Inde, et leurs attentes pour ce Supercongres.
Stuart : Beaucoup d’entre nous ont été obligés de recueillir de l’argent pour pouvoir venir en Inde. Cependant nous savions que ça vaudrait le coup de faire des efforts et nous nous sommes mis de suite au travail. Nous avons par exemple cuisiné et vendu des plats indiens, organisé une course de vélo sponsorisée et enfin nous avons aidé les gens à ranger leurs courses à la sortie des supermarchés. Quelqu’un est venu aussi nous parler pour nous préparer à ce qui nous attendait en Inde : les bidons-villes, la pauvreté et leur chaleureuse hospitalité.
Sam : Ouais, tous ont été super accueillants et malgré les difficultés de la chaleur ou pour se comprendre en anglais avec nos différents accents. Nous sentons bien que ce Supercongrès nous aidera à mieux comprendre la vie en Orient et en Inde en particulier et nous sommes vraiment impatients de commencer ce Supercongrès ! Maintenant !!

Nous avons interviewé Donatien qui a participé à la préparation du Supercongres à Mumbay.
Donatien : J’aspirais à participer au Supercongres, pas seulement parce que je n’avais jamais participé à un tel évènement que celui-ci avant. Je sentais que ce serait génial de voir et vivre un mode de vie différent ainsi que d’améliorer mon anglais. Pour moi, participer à un Congrès comme celui-ci est une expérience géniale et inoubliable. Les jeunes de mon unité n’ont pas pu venir et c’est pourquoi je les porte avec moi dans mon cœur. A la maison en France, nous avons fait un petit montage vidéo sur toutes les actions que nous avons faites depuis 2 ans. Je l’ai porté pour faire connaître ici ce que nous vivons, pour créer un réel échange. J’ai remarqué que les Indiens sont très accueillants et amicaux. Ils ont été très ouverts dès le départ, ils nous ont appris les règles du cricket qui est un sport vraiment populaire ici et ils nous ont aussi aidé lors de nos achats de souvenirs au cœur de Mumbai.
A Bientôt

3 commenti:

  1. Carissimi,
    stiamo seguendo, giorno per giorno, questo bellissimo Blog.
    Vediamo le foto, e partecipiamo con voi alla preparazione del Supercongresso.
    Qui da Roma abbiamo potuto, il 17 maggio, collegarci con i ragazzi per l'unità di Mumbai, durante la nostra Fiera Primavera, ed abbiamo potuto raccogliere dei fondi per il Progetto Udisha.
    Ci sentiamo, perciò, particolarmente uniti a voi.
    A presto!

    I Ragazzi per l'unità di Roma

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  2. Ciao à tous, salut Donatien et tous les français,
    un grand merci pour tout ce que vous faites pour le blog, c'est super de pouvoir suivre en français ! Le message de Donatien a bien été transmis à la mariapolis de Ploermel, vous pouvez donc compter sur toute l'unité des 370 mariapolites, dont celle des juniors !
    Bien avec vous pour la préparation et ce surpercongrès que nous vivrons avec vous à distance.
    Toute mon unité.
    Hermel

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  3. Evviva!!!! Manca un giorno al Supercongresso ed intanto posso seguire tutto quello che fate!!!
    Sono la mamma di Marta,una gen 3 che ora è in India e sono strafelice per come tutti vi siete preparati a questo grande e bellissimo evento!
    Continuerò a seguirvi passo passo per essere lì con voi!!!
    Biancarosa

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